"La moda? Non può essere mai democratica"

Agli Uffizi Maria Grazia Chiuri, da 5 anni direttrice artistica delle collezioni donna di Dior

Maurizio Bigazzi e Maria Grazia Chiuri (Gianluca Moggi/New Press Photo)

Maurizio Bigazzi e Maria Grazia Chiuri (Gianluca Moggi/New Press Photo)

Firenze, 15 novembre 2021 -  “Questo territorio e questa città sono stati molto importanti e continuano ad esserlo nella mia formazione. Ho iniziato qui a lavorare nella moda e ho imparato tanto come in nessun altro luogo avrei potuto”, confida Maria Grazia Chiuri, da 5 anni direttrice artistica delle collezioni donna di Dior, una delle creatrici più brave e famose del mondo, una donna vera, una professionista capace e appassionata, che oggi ha ricordato i suoi primi passi appena uscita dallo IED (Istituto Europeo di Design) e assunta a Firenze da Chiara Boni.

L’occasione è data dal lancio del convegno internazionale che si terrà nel marzo 2022 (25-25) per “Future For Fashion”,organizzato da Confindustria Firenze in collaborazione con Centro di Firenze per la Moda Italiana con la presidente Antonella Mansi, e Comune di Firenze che metterà a disposizione per l’evento il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Intanto oggi la conversazione intorno alla moda e alla sua filiera produttiva, tutta da difendere nella tutela del lavoro, nella formazione dei lavoratori e soprattutto degli artigiani-artisti, nel sostegno alla sostenibilità, è stata ospitata agli Uffizi, dal Direttore Eike Schmidt, che ha dato il benvenuto a Maria Grazia Chiuri sotto la Primavera di Botticelli. A condurre il talk con la grande stilista è stata la critica d’arte e professoressa allo Iuav di Venezia per la moda Maria Luisa Frisa.

“Per il futuro della moda bisogna tutelare i mestieri d’arte che non devono scomparire -  ha detto la Chiuri -  e devono integrarsi con l’industria dello stile che in Italia ha basi solidissime di filiera e produzione. Per me è un provilegio lavorare qui in Toscana con tanti imprenditori illuminati coi quali ho stretti rapporti da sempre. Sono loro i primi a sperimentare nuovi prodotti e nuove creatività, come i primi ad investire per le scelte sostenibili”. Francia e Italia, continua Maria Grazia Chiuri parlano due linguaggi diversi: la prima guarda alla couture e all’immaginazione, la seconda lavora sul progetto industriale delle collezioni.

“Qui a Firenze con Chiara Boni ho fatto una bella gavetta, poi ho continuato con le sorelle Fendi e con tutte le lavoranti degli atelier da Valentino e ora da Dior. Insomma un mondo al femminile -  continua la direttrice artistica di Dior -  anche se ho capito da bambina nella sartoria di mia madre che questa era la mia strada”. Un accenno poi sulla democraticità della moda. “La moda quando è importante come l’alta moda non può essere mai democratica! Prezzi troppo bassi di vendita vogliono dire lavoro non pagato, senza tutele di sicurezza e di salute, dunque nulla di sano e di buono. Meno volumi e piu qualità. Il futuro della moda oggi verrà dai giovani”.

“Qui davanti alla Primavera di Botticelli pare che rinasca il Paese -  ha detto Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana  - e Firenze ne è la capitale del bello e ben fatto. La conversazione di oggi anticipa il grande convegno internazionale che organizzeremo a marzo prossimo, con l'impegno della commissione ad hoc guidata dal nostro vicepresidente con delega al Made in Italy Niccolò Moschini. Grazie alla Signora Chiuri, protagonista mondiale della moda”, ha concluso il presidente Bigazzi.

Nel pubblico si sono notati il presidente della Fondazione Ente Cassa Luigi Salvadori, l’ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone, l’ad della Stefano Ricci Niccolò Ricci, la presidente di Roy Roger’s Patrizia Biondi, Rachele Regini, figlia di Maria Grazia Chiuri che lavora in Dior come cultural advisor, il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, l’imprenditrice Laudomia Pucci con la figlia Larissa Castellano Pucci, Annagreta Panconesi (secondogenita di Andrea Panconesi) responsabile degli acquisti di LuisaviaRoma.com, Stefania Ricci Direttore del Museo Salvatore Ferragamo, la bellissima Veronica Bocelli in partenza col celebre marito per una nuova tournée in America.

Da Milano è arrivato anche Tommaso Sacchi, ora assessore alla cultura del Comune di Milano che ha da poco lasciato lo stesso incarico a Firenze. Non mancavano Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda, Andrea Nardi IED Firenze e Lorenzo Tellini direttore dell'Istituto Marangoni Firenze. “Questa conversazione è stata un bagno di consapevolezza e di realtà – ha detto Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana chiudendo l’evento -  e ringrazio Maria Grazia Chiuri per le parole sulla filiera produttiva e l’importanza della sua difesa”.

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