"Negli anni passati c'era questa
visione della moda democratica, ma se un prodotto è fatto con
certi criteri, non capisco perché debba essere democratico:
questo ce lo dovremmo togliere dalla mente, anche in Italia". Lo
ha affermato Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica
collezioni donna Dior, in una conversazione alle Gallerie degli
Uffizi di Firenze, anticipazione dell'evento 'Future for
Fashion' che si svolgerà a marzo 2022.
"E' come se in passato tutti avessero potuto avere Botticelli
ad affrescare la loro casa, ma non è così", ha detto Chiuri, che
ha tenuto la sua conversazione con Maria Luisa Frisa davanti al
dipinto della Primavera. "La qualità, l'eccellenza paga, e per
il futuro bisogna concentrarsi su questa idea di qualità ed
eccellenza, meno sui grandi volumi", ha aggiunto la stilista,
secondo cui "se uno paga un prezzo troppo basso c'è dietro
qualcuno che non è stato pagato bene".
Per Chiuri "il lusso rimarrà, ci sarà sempre un acquirente
per il lusso: credo che questo vada anche però in qualche modo
personalizzato. Ci sarà sempre più richiesta di quasi-couture su
tutti i prodotti, e anche di far vedere cosa c'è dietro,
mostrare il processo. Sempre di più il cliente finale vuole
essere coinvolto nell'esperienza totale del prodotto che
acquista".
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